Oggi nel consueto spazio dedicato a recensioni libri e consigli di lettura, vi parlo di un saggio molto bello: “Faraoni e fiori. La meraviglia dei giardini dell’antico Egitto” di Divina Centore pubblicato da il Mulino.

TITOLO: Faraoni e fiori. La meraviglia dei giardini dell’Antico Egitto”
GENERE: saggio storico
PAGINE: 256 (ed. Il Mulino, 14 Marzo 2025)
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Trama:
Alla scoperta dei segreti dei giardini dell’antico Egitto. Un viaggio tra natura, mito e storia che sorprende e incanta. Tebe, 1350 a.C. Sotto il sole ardente, brilla una gemma nascosta: il giardino di Nebamun, alto funzionario del tempio di Amon. Qui palme da dattero, fichi, alberi di persea, ninfee e papiri riflettono il potere e la ricchezza del proprietario. Oasi simili si trovano dentro templi e altri contesti sacri, come anche in residenze private. Quello dei suoi splendidi giardini è un aspetto poco conosciuto della civiltà egizia, eppure resti archeobotanici, testi antichi e pitture sfidano l’immagine di un paese quale terra arida e desertica e ci mostrano come gli egizi sapessero creare giardini e orti incantevoli che oltre a fornire cibo, materie prime e medicine, avevano profondi significati simbolici e tramandavano storie meravigliose.
Recensione:
E se l’Antico Egitto fosse diverso da come lo avete sempre immaginato?
Se fosse pieno di colori e profumi?
Insomma, una visione distantissima da quella di una terra arida bruciata dal sole, cui siamo abituati?
A ricostruire l’antico mondo dei faraoni dipingendolo con colori nuovi, ci pensa Divina Centore, nel suo “Faraoni e fiori. La meraviglia dei giardini dell’antico Egitto” di Divina Centore pubblicato da il Mulino.
Con un racconto che unisce una narrazione dai toni accattivanti e precisione storica, l’autrice ci conduce in una dimensione se non nuova, poco conosciuta: i giardini dei faraoni.
E vi assicuro che grazie allo squisito talento narrativo dell’autrice, vivrete un’esperienza immersiva.
Il libricino è, infatti, organizzato in capitoli distinti che affrontano l’argomento secondo approfondimenti e categorie specifici; ma non mancano splendide descrizioni capaci di trasformare il resoconto archeologico in un’immagine vivida e suggestiva.
E così, grazie a una lettura scorrevole e piacevolissima, apprenderete molto:
Le diverse destinazioni e funzioni dei giardini;
Quali sono le fonti più preziose per ricostruirne l’aspetto, fra geroglifici e fonti visive;
Come un giardino potesse essere allestito in luoghi all’apparenza inadeguati, attraverso canalizzazioni e complessi sistemi di irrigazioni;
Quanto fosse complicato e affascinante il mestiere di giardiniere;
E quale splendida varietà di alberi, piante e fiori arricchisse gli spazi verdi, oltre la definizione di giardino.
E poi l’erbario essenziale alla fine è un vero gioiello: organizzato con nome scientifico delle principali, geroglifici e loro trascrizioni, fornisce informazioni super interessanti sulle piante che appaiono più volte nel testo.
Scoprirete dettagli su:
caratteristiche e origine delle piante
principali utilizzi
e ghiotte curiosità.
Insomma, un libro perfetto per gli amanti dell’archeologia in generale, e in particolare per gli appassionati di piante e Antico Egitto.
Per me, super consigliato.
Ringrazio la CE per la copia,
post by Sara P.