Oggi parliamo insieme di un libro molto bello, “Eretiche. Donne che riflettono, osano, resistono.” di Adriana Valerio, edito da il Mulino.
Il volume è un saggio sulle donne – pensatrici, mistiche, riformatrici- che dall’antichità fino ai tempi moderni si sono distinte per il tentativo di ribellione al silenzio cui erano state condannate.
Il libro ricostruisce le vicende di una serie di figure storiche, affascinanti e carismatiche, raccontando il loro complesso rapporto con la Chiesa.
L’autrice propone una visione completa e approfondita del tema, spaziando in luoghi ed epoche diverse. Si va dalla Spagna alla Francia, passando ovviamente per l’Italia e lo stato della Chiesa.
E la narrazione è suddivisa in una serie di capitoli organizzati secondo un ordine cronologico.
All’interno di ogni Capitolo i singoli paragrafi sono dedicati alle figure più rappresentative di ciascuna epoca. Così l’autrice riesce abilmente a dare un volto preciso a ogni momento della Storia.
Ed è interessante ritrovare alcuni nomi celebri (si parla anche di Maria Montessori e Giovanna d’Arco) e leggere le pagine dedicate a queste donne straordinarie.
Ma il merito più grande di questo libro è quello di aver dato forma definita anche a protagoniste meno note, che l’autrice, attraverso una ricerca accurata, ha sottratto all’oblio.
Insomma, la Storia viene raccontata facendo rivivere pienamente al lettore l’atmosfera di ciascuna epoca, grazie alle vicende dei singoli.
E il quadro che Adriana Valerio descrive è triste e affascinante al tempo stesso.
Una drammatica parabola, che allontana progressivamente le donne dalla conoscenza.
Mentre la fede fa il suo percorso e comincia ad identificarsi sempre più con l’istituzione della Chiesa, le donne -che pure in precedenza avevano svolto un ruolo determinante- perdono la loro voce.
Il Cristianesimo, cioè, muove i suoi primi passi contando sul ruolo attivo della componente femminile per edificare la comunità. Ma la Chiesa, una volta assunta la sua struttura ministeriale consolidata, ridimensiona drasticamente il ruolo delle donne.
Nella fede le donne devono mostrare lo stesso rispetto delle regole e dei ruoli che viene richiesto loro nella società e la subalternità femminile diventa universale.
Riflettere, pensare, esprimersi o ricercare la verità, diventa quasi un atto di ribellione di fronte ai dettami religiosi e sociali. E il libero pensiero, quello intelligente, ma impossibile da imbrigliare o soffocare con una regola, inizia a essere visto con diffidenza e forse paura. Viene stabilito ciò che una donna debba essere o possa capire, e ogni creatura femminile che supera questi limiti, viene messa a tacere ricorrendo all’accusa di indecenza, inappropriatezza, persino possessione demoniaca.
L’autrice è straordinaria nel raccontare tutto ciò: fa brillare di luce propria, queste donne ribelli, ostinate e determinate nella ricerca della verità.
Senza mai banalizzare, ma con una prosa assai piacevole, Adriana Valerio offre al lettore un’occasione preziosa di riflessione. Con competenza e una lucida analisi, vi guida in questo affascinante viaggio nella storia, vista dalla parte di chi è stato messo al bando.
Un libero da leggere assolutamente, se amate la bella prosa, la ricostruzione storica, e le vicende narrate da una prospettiva tutta femminile.
Ringrazio la CE per la Copia
Post by Sara P.