Ma quanto mi piace Alida!!!!!!!
Questa è la prima cosa che mi viene da dire, se penso a “Dove si mangia la nebbia” di De Bellis & Florillo @edizionipiemme
Ma questo giallo ha tanti altri pregi!
Uno è la cura con la quale è costruito e risolto il caso
Il meccanismo è quello del suicidio apparente: il camper di un clochard esplode e sono tutti pronti ad archiviare il caso.
Ma Alida no. E la sua testardaggine, il suo intuito, fanno sì che venga fuori un’indagine che ha l’ aspetto di un matrioska. E passato e presente diventano due facce della stessa brutta faccenda.
Ci si arriva gradualmente, però, con un ritmo costante e intrigante.
Non ci sono colpi di scena eclatanti, ma ad affascinare il lettore è l’abilità con cui, interrogatorio dopo interrogatorio, Alida fa luce sulla vicenda.
E così veniamo a lei, la protagonista Alida Savich. Tutti la odiano perché non indaga come gli altri vorrebbero: cioè rendendo le cose più facil alla Procura. È dura, brusca, avanti con gli anni, malata, e con una storia familiare difficile alle spalle. Non è la classica eroina positiva. E viceversa non è semplicemente una investigatrice tormentata. È un personaggio complesso, con una moralità ferrea, e un’intelligenza e un sarcasmo per gli altri stucchevole e fastidioso. E soprattutto è donna. Un dettaglio che le ha creato non pochi problemi.
I personaggi secondari sono splendidamente caratterizzatiZoppicando nella procura di Pavia, bisticciando con i colleghi, e facendo dare di matto al suo superiore, Alida lavora con la sua squadra: un ispettore prossimo alla pensione metodico, riflessivo, che pare un innocuo impiegato (ma che sa colpire); un giovane poliziotto, latin lover da addomesticare; un collega smanioso di fare carriera e combattuto tra l’avere meno grane o continuare a esserle amico; una vecchia professoressa che fa da confidente.
Lo stile narrativo è impeccabile c’è grande attenzione ai dettagli e termini tecnici. Ma questi non tolgono nulla al ritmo del racconto: sono ben dosati, le pagine vanno veloci, e una storia bella e credibile prende via via forma.
Uno dei gialli più belli che ho letto nel 2025!
E spero di ritrovare presto Alida!
La trama
Nel corso di una lunga carriera da magistrata, Alida Savich è riuscita nel difficile compito di inimicarsi tutti i colleghi della procura di Pavia. Le hanno affibbiato il nomignolo di Mostrino perché è burbera, irritante, supponente, ma geniale. È instancabile e pretende dalla sua squadra il massimo. Lavorare con lei è un incubo, ma risolvere un caso in sua assenza è impossibile. Sono giorni che non si presenta al lavoro. Si dice che sia gravemente malata, che si regga in piedi solo appoggiandosi a un bastone, che passi le giornate a fumare sigarette a letto e ad ascoltare vecchi dischi di musica classica. Ma un caso la spinge a tornare in procura: un camper abitato da un clochard è esploso nel pieno della notte sulle rive del Ticino, là dove la nebbia non si dirada mai. Sulla scena del crimine è stato trovato un vecchio biglietto da visita della procuratrice Savich. Una traccia inspiegabile, la scintilla che innesca un’indagine che guarda a un passato dimenticato, lontano. Stefano De Bellis e Edgardo Fiorillo irrompono nel territorio del giallo contemporaneo. Lo fanno con un romanzo colto e ritmato, trainato da dialoghi indimenticabili, che segna la nascita di un personaggio inimitabile, ironico e pieno di vizi, tragico e umano.
Post by Sara P.
Ringrazio la CE per la copia