“Dolce da morire” di Aicardi e Pastori

26 Ago 2023 | Gialli e Thriller

In questi ultimi giorni, ho avuto il mio da fare per consegnare un lavoro
(⚠️ C’è una bella sorpresa in arrivo⚠️), e ho sentito un po’ la stanchezza.
Perciò, ho cercato un genere di lettura che fosse sì coinvolgente, ma anche capace di regalarmi un po’ di sano svago.

E ho letto lui:
“Dolce da morire” di Cristina Aicardi e Ferdinando Pastori, edito da Laurana Editore.

Mi ha divertita tantissimo e dunque per me è un piacere parlarvene nel consueto spazio dedicato a recensioni libri e consigli di lettura.

Il libro è una lettura veramente molto gradevole, che unisce gli elementi più intriganti del #cozymystery e del #romanzogiallo

Siamo a Milano. La protagonista Olga Cazzaniga Peroni è una donna decisamente sopra le righe, una brianzola ironica e pungente.
Si rivolge a un investigatore privato, Franco Reali, perché sua nipote Olivia è fidanzata con un antiquario che non le va proprio a genio.
Olga pensa che sia un cacciatore di dote, e Reali deve trovare prove che confermino, inequivocabilmente, i suoi sospetti.
Il problema, però, è che a furia di scavare nel torbido, i due portano a galla affari decisamente sporchi, che coinvolgono personaggi molto più pericolosi dell’antiquario: gioco d’azzardo, strozzini, malavita organizzata locale e non solo…

Queste sono le premesse, e, secondo me, già è chiaro quale possa essere l’esperienza di lettura. Ma consideriamo insieme, qualche altro dettaglio…

Nella prima parte del romanzo vengono introdotti i protagonisti e la loro caratterizzazione (irresistibile) fa da traino alla narrazione.
Olga Cazzaniga Peroni è incontenibile, spavalda, impresentabile, incline a formulare imbarazzanti doppi sensi.
Franco Reali è composto, elegante, attento all’immagine e molto affascinante. Sono il giorno e la notte e in ogni incontro fanno faville.

Anche i personaggi secondari sono molto ben descritti e danno un contributo essenziale nel creare un’atmosfera vivace.
C’è il misterioso e pericoloso assistente di Reali, il Nero (un daltonico muscoloso e di poche parole, ma in fondo un insospettabile sentimentale);
Giona, il nerd, informatico al servizio di Reali;
e poi l’assurdo teatro del resto delle donne Cazzaniga Peroni (compresa, Irma, la matriarca acida e un po’ rimbambita, detta la Frau).

Ma gli autori non si limitano a ritrarre questi personaggi sfiziosi e spassosi. Costruiscono intorno a loro una trama riuscita e complessa, che a volte si colora anche di toni diversi, drammatici.

C’è la giusta dose di colpi di scena -che chiamerei piuttosto disavventure- che contribuisce a mantenere il ritmo vivace e l’insieme piacevolmente frizzante.

E anche lo stile di scrittura fa la sua parte piuttosto bene: la scrittura è sempre fluida e molto scorrevole. I fatti sono narrati in terza persona e al tempo presente. I dialoghi rapidi e divertenti permettono al lettore di sentirsi dentro la storia, anche grazie a un linguaggio curato, ma ricco di espressioni colloquiali, battute e giochi di parole.

A me è piaciuto moltissimo e vi consiglio proprio di leggerlo,
se amate le storie ben costruite, mo non troppo ingarbugliata;
se vi piacciono le strutture narrative semplici, ma arricchite da personaggi eccentrici e fuori dal comune;
se non disdegnate un tocco di humour e un vagone di ironia.

Che altro dire?
Ringrazio di cuore gli autori per la copia e aspetto con ansia il seguito…

 

 


Post by Sara P.

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