Oggi dedichiamo un post a “Company Parade” (Lo specchio nel buio Vol. 1) di M. Storm Jameson, edito da @fazieditore, e capitolo iniziale della trilogia Lo specchio nel buio.
Trama
Il libro racconta le vicende vissute da Hervey Russell, una giovane donna sposata e mamma di un bimbo, che decide di abbandonare la sua casa – nello Yorkshire – e trasferirsi a Londra per tentare la carriera di scrittrice. A Londra, Hervey trova un impiego presso un’agenzia di annunci pubblicitari, per la quale ha il compito di creare slogan da pubblicare sui giornali. E sempre a Londra, Hervey fa nuove conoscenze e coltiva le vecchie. Rivede gli amici di infanzia, Philip e T.S, stringe un rapporto di rispetto e fiducia con il suo capo David Renn, riceve le visite del marito in licenza. Il problema, però, è che per quanto Hervey si senta votata alla scrittura, la vita condotta in città non riesce a cancellare un profondo senso di inquietudine; è irrequieta, sempre combattuta fra l’entusiasmo delle nuove opportunità, e le difficoltà della strada intrapresa. Il suo primo romanzo non è stato un gran successo, i sensi di colpa per aver lasciato a casa il figlio ed averlo affidato ad un’altra donna la tormentano; l’economia che è costretta a fare sulla sua paga -per inviare soldi al bimbo- la costringe a fare enormi rinunce…
Ma Hervey è una giovane con una grande forza di volontà. E sebbene sembri folle e insensato tentare di farsi largo nel mondo maschile dell’editoria, lei è intenzionata a resistere…
La mia opinione
“Company Parade” è la storia di una donna che tenta di realizzare se stessa, e che porta sulle spalle, da sola, tutto il peso delle sue scelte. Inizia un percorso di emancipazione personale che richiede molto coraggio, tanto più che la prima guerra mondiale è da poco finita, e il clima generale è di disorientamento. Un racconto molto bello e intenso, in cui emergono le difficoltà e le incertezze dell’epoca, viste, però, attraverso gli occhi di una giovane, che vorrebbe essere fuori dagli schemi; che prova ad affermarsi lottando costantemente contro se stessa e la tentazione di una vita più facile.
L’ambientazione. A parte qualche fuga nel più confortevole contesto di Danesacre, la storia si svolge quasi interamente a Londra. E Londra è una città in cui la miseria prende forma in appartamenti minuscoli, strade sudicie e odori sgradevoli e invadenti; o la ricchezza di chi ha cavalcato l’onda della guerra, di chi è senza scrupoli, si mostra in lussuose residenze, cene pretenziose, e potere acquisito più o meno legittimamente.
I personaggi. In generale sono pervasi da un forte senso di malinconia, nostalgia. Hanno tutti atteso la fine della guerra con ansia, ma una volta terminato il conflitto si sono dovuti rassegnare all’idea che niente è cambiato. I loro caratteri, la loro insoddisfazione si è inasprita, fino a rendere qualcuno di loro incapace di fare i conti con la nuova realtà. Cercano un posto nel mondo e si trascinano dietro cicatrici fisiche, ma non solo, che rendono difficile andare avanti. Non si lasciano andare nelle relazioni e si trovano intrappolati in una strana condizione: non riescono a liberarsi del passato, vorrebbero un drastico cambiamento, ma restano impantanati in un presente in decadenza. E ogni passo che fanno in qualsiasi direzione è molto sofferto. Anche Hervey è così: perennemente indecisa e irrequieta. Vorrebbe osare – perché è ambiziosa -, ma i sacrifici che ciò comporta a volte la spossano e demoralizzano; vorrebbe essere libera, svincolata da ogni rapporto con il marito, ma ha paura di restare sola; non sopporta di essere raggirata e derisa, ma raramente riesce ad imporsi sugli altri. Eppure lentamente riesce a ricavarsi un piccolo spazio nel mondo editoriale londinese, una realtà difficile per una donna, popolata da uomini d’affari ricchi e arroganti, scrittori più o meno talentuosi, ma salottieri e spregiudicati, intellettuali presuntuosi…
Lo stile. la prosa è elegante, il racconto profondo. Tanto si gioca sulla condizione psicologica dei personaggi, quindi nelle descrizioni un grande spazio è dedicato ai ricordi dei protagonisti, alle loro riflessioni, alle relazioni che li legano agli altri. Tutti vivono una condizione che di base è simile, ma l’autrice regala a ciascuna figura sfumature che la rendono particolare e diversa dalle altre. Spesso accade attraverso i dialoghi. La ricchezza di situazioni raccontate, la fitta schiera di figure che appaiono sulla scena, compongono un quadro ricco e completo della realtà di quegli anni.
Perché leggere questo libro…
Se amate i racconti sulle donne coraggiose, ma costantemente in lotta con le proprie insicurezze, questo è il libro per voi.
Se volete conoscere la storia e lo stato d’animo di una generazione interrotta dalla guerra, sospesa tra un passato da superare ed un futuro difficile da costruire, questo libro vi piacerà moltissimo
Post by Sara P.
Autore: M. Storm Jameson
Genere: narrativa
Copertina flessibile: 403 pag
Editore: Fazi Editore
Lettore: amanti delle storie tutte al femminile.