“Come l’arancio amaro” di M. Palminteri

17 Lug 2024 | Narrativa

Oggi, nel consueto spazio dedicato a recensioni libri e consigli di lettura, vi parlo di un romanzo che ho trovato meraviglioso:
“Come l’arancio amaro” di Milena Palminteri pubblicato da Bompiani.

La trama:

A cosa serve essere giovane e piena di progetti, se sei nata nel tempo sbagliato?
Tre protagoniste straordinarie fronteggiano la sfida più grande: trovare il senso del proprio essere donne in un mondo che vorrebbe scegliere al posto loro.Nardina, dolce e paziente, che sogna di laurearsi ma finisce intrappolata nel ruolo di moglie. Sabedda, selvatica e fiera, che vorrebbe poter decidere il proprio futuro ma è troppo povera per poterlo fare. Carlotta, orgogliosa e determinata, che vorrebbe diventare avvocato in un mondo dove solo i maschi ritengono di poter esercitare la professione. E un segreto, che affonda nella notte in cui i loro destini si sono uniti per sempre.
Tra gli anni Venti e gli anni Sessanta del Novecento, Sabedda, Nardina e Carlotta lottano e amano sullo sfondo di un mondo che cambia, che attraversa il Fascismo e la guerra, che approda alla nuova speranza della ricostruzione. Per ciascuna di loro, la vita ha in serbo prove durissime ma anche la forza di un amore più grande del giudizio degli uomini.
Partendo da una storia vera, Filomena Palminteri esordisce con un romanzo maturo e travolgente, scritto con una lingua ricca di sfumature, popolato di personaggi memorabili per la dolente fierezza con cui abbracciano i propri destini.

La mia opinione:

Parliamo di una storia che ha in sé tutti quegli elementi che servono a un racconto per guadagnarsi un posticino nel cuore di un lettore.

Il primo è indubbiamente l’ambientazione.
Vi ritroverete nella Sicilia degli anni venti, e poi, grazie a una linea narrativa parallela, nelle stesse terre, ma una generazione più tardi, negli anni Sessanta.
L’isola è bella, selvaggia. E padroni e contadini vivono la loro rispettiva condizione, inseguendo lusso e vizi -i primi-, o lottando per la sopravvivenza -i secondi-.
La campagna suggestiva negli scorci è avara di risorse per chi vive in povertà.

Il secondo elemento degno di nota è la struttura stessa del racconto. Ci sono due linee temporali distinte: la storia di Sabedda, Bastiana e Nardina nel 1924; le indagini della figlia di Nardina,Carlotta, anni più tardi.
Anche da un punto di vista grafico vengono distinti i diversi momenti della narrazione, segnando con un carattere corsivo i capitoli di cui Carlotta è protagonista.

A fare da ponte tra passato e presente è il personaggio dell’ avvocato Calascibetta. Un uomo sospeso fra un amore segreto in gioventù, e i battibecchi con la perpetua Cursidda nella vecchiaia.

Questa articolata serie di vicende viene narrata con sapienza dall’ autrice: in modo emozionante e coinvolgente vengono dipinti paesaggi, ritratti dei personaggi e situazioni.
La prosa è ricca di espressioni dialettali, e queste donano verosimiglianza alla narrazione. Anzi il linguaggio dei personaggi è tradizione, autenticità, appartenenza.

I personaggi sono poi indimenticabili. Le protagoniste, figure di generazioni, vissuto e temperamento diversi, raccontano bene la condizione della donna in una Sicilia divisa dal continente per abitudini e convenzioni.
Sabedda è una giovane donna povera, orgogliosa e selvaggia, che per ingenuità ha ceduto all’ amore e lotta per la sua dignità.
Bastiana ha lavorato tanto per migliorare la propria condizione, ed è disposta a ogni cosa pur di non perdere la posizione raggiunta.
Nardina è bella e sofisticata. Il suo matrimonio, che è stato organizzato per convenienza, è diventato un’unione d’amore, ma la difficoltà ad avere figli rischia di rovinare ogni cosa.
Carlotta ha studiato legge, ma per avere sicurezze, rinuncia a lottare per diventare avvocato e lavora nell’Archivio notarile. Fa ogni giorno i conti con l’affetto che da ragazzina le è mancato e con il ricordo di una mamma algida e distaccata.
Insieme all’avvocato Calascibetta altre figure maschili si muovono attorno a queste protagoniste: uomini spesso egoisti, corrotti, che prendono ciò che vogliono, che mentono.
E che condizionano i destini delle donne. Così le storie di Sabedda, Nardina, Bastiana e Carlotta si intrecciano in una trama che parla di affetti, segreti, desideri irrealizzabili.

E l’autrice ci racconta in modo appassionato e appassionante, come da ciascuna delle loro scelte obbligate e inevitabili possano invece  fiorire conseguenze inaspettate.

A me questo libro è piaciuto tantissimo.

Bello, intenso, poetico, autentico e dolceamaro.

Insomma, una lettura che vi consiglio proprio di fare!

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Ringrazio la CE per la copia

Post by Sara P.

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