Il vacanziere è una strana creatura in apparente relax, ma con uno spiccato senso critico. Ha una memoria prodigiosa ed una compulsiva inclinazione alla narrazione.
Mi spiego meglio. Seduti su una sdraio in qualsivoglia località italiana o estera, troverete prima o poi, ed è il fato che lo impone, un cittadino del mondo prodigo di consigli e preziose informazioni . Voi siete lì sdraiati in stato catatonico, perché vi godete il primo giorno libero dopo 15 di lavoro. Avete sopportato con dignità le pubbliche paturnie dei vostri figli e con severità e rigore siete riusciti ad evitare che “accidentalmente “ vostro figlio più grande facesse scomparire fra i bluastri flutti la più piccola. Siete soddisfatti e pronti ad una breve parentesi di pace. Già pregustate il momento ed invece no. Vicino a voi c’è l’esperto. L’esperto vacanziere è un avido istrione in cerca di un pubblico, quindi lo riconoscerete dal tono di voce. Questo, molto alto, è normalmente abbinato ad un’intonazione della voce solenne e teatrale. Egli decanta, non racconta, mirabili esperienze, non accessibili a tutti.
Essendo una creatura poetica, ma razionale egli procede al suo sistematico resoconto secondo un ordine preciso e chiaramente le memorie iniziano con felici rimembranze di fondali ed arenili.
Premetto che io ho un rapporto sereno ma superficiale con il mare: non faccio vita da spiaggia, il sole mi passa attraverso, ma adoro fare il bagno. A costo di apparire ai più una grossa foca miope, il bagno lo faccio con la maschera. Eppure mi limito ad una conoscenza molto semplice dei fondali. Il vacanziere esperto ovviamente ha nozioni di maggiore spessore. Quindi comincia con una dettagliata descrizione dei fondali da lui esplorati. Vengono menzionate località suggestive ed affascinanti, scenari incontaminati degni della più raffinata tradizione documentaristica. Lì ci sono i ciottoli e là un’ imponente scogliera; altrove una fine e piacevole ghiaia. Questi materiali che voi a fatica distinguete e genericamente definireste ” serci” minuti, piccoli o enormi, hanno mirabili forme nei suoi racconti. A volte feriscono i piedi e rendono il mare accessibile solo ai più esperti, che certamente sanno scegliere l’approccio migliore; o sono scivolosi, ma chi sa, è in grado di bilanciare il peso. E lui sa, perchè lo sguardo deciso, la pancia prominente ed il piede, che sfacciato sguiscia fuori dalla ciabatta sul davanti, lo rendono pronto di fronte ad ogni evenienza. Quanto a me, sento crescere un profondo senso di inadeguatezza, perché mi accorgo di aver passato 40 anni senza imparare niente: cammino ancora sugli scogli più grandi con la grazia di un pinguino fuori dall’acqua, e do sonore sederate sulla nuda roccia; o saltello incerta, al suono di melodiose imprecazioni, sui sassi più piccoli ed appuntiti, ferita nell’orgoglio ed ancora di più nella pianta dei piedi. Ma adesso ho gli strumenti per imparare.
Poi c’è il capitolo acqua. Se fino a 5 minuti prima eravate contenti dell’acqua limpida, sappiate che non dovreste. Qui l’acqua “non è all’altezza“. Ma di che ? Bo! Ma l’esperto ha così vaticinato. Nell’incomprensione che solo l’ignoranza produce, vi eravate detti soddisfatti: si vedono i piedi e le conchiglie sul fondo. Ma no. L’acqua è “così così”. Vi domandate che cosa si dovrebbe vedere di più: il centro della terra? Un vulcano sommerso? Non sapete e restate nell’incertezza. Ma ora avete trovato il vate che saprà guidarvi. Anche perché lui quest’acqua l’ha vissuta in ogni modo: da sotto,come sub, dal mezzo come capacissimo nuotatore e forse pure da sopra….deve per forza aver sorvolato il Mediterraneo altrimenti sarebbe impossibile spiegare certi dettagli. Eppure mi dico che c’è qualcosa che non torna. Innanzi tutto le tempistiche. Questo gagliardo esploratore ha citato tutta la costa adriatica e tutta la costa tirrenica comprensiva di isole; ha visto l’oceano, luoghi esotici e remoti….cioè supponendo 2 giorni per località, dovrebbe aver passato la vita in vacanza, ma non ha l’aspetto di uno che vive on the road. Secondo: il senso dell’avventura deve avergli dato il ben servito da un bel po’. E’ qui da stamattina presto e non ha ancora fatto il bagno. Ed anche la moglie comincia ad essere perplessa. Va e torna bagnato fino al malleolo. Così dopo ripetuti tentativi la moglie gli fa: “ma il bagno non lo fai?”
Lui: “Me lo faccio a pezzi, vista la temperatura proibitiva dell’acqua.”
Eppure la signora Maria, avventata e spregiudicata settantenne, sta nell’acqua dalle 9 di stamattina…
Quando si dice che la troppa conoscenza ti toglie la genuinità dell’esperienza…..