“Caraval” di Stephanie Graber

21 Set 2021 | Fantasy e Fantascienza

Oggi dedichiamo un post a Caraval di Stephanie Graber, primo volume di una trilogia che comprende “Legend” e “Finale”

La trama

Il romanzo racconta le imprese di Rossella Dragna. Rossella vive su una piccola isola, Trisda, insieme alla sorella Donatella, e al padre, un uomo crudele e  senza scrupoli. Pur di fuggire da lui e dalla triste esistenza sull’isola, la ragazza ha accettato un matrimonio combinato con un uomo che nemmeno conosce. L’unica consolazione che ha, e che le permette di sopportare il suo destino, è sognare Caraval, uno spettacolo itinerante, magico, misterioso, leggendario, in cui il pubblico diventa parte del gioco.

Da diverso tempo, Rossella intrattiene una corrispondenza con Legend, il maestro di Caraval, nella speranza di essere ammessa. Ma nessuna risposta le giunge. È solo quando le nozze sono vicine, che Rossella riceve finalmente l’invito che ha sempre desiderato. La ragazza è indecisa -il matrimonio è imminente- , ma Donatella, con l’aiuto di un  misterioso marinaio, forza gli eventi tanto da condurre entrambe alla Isla de Los Suenos, il luogo di Caraval.

Approdando sulle spiagge dell’isola, però, le due sorelle trovano ad attenderle molto di più di uno spettacolo emozionante. Donatella scompare e Rossella viene coinvolta in una strana caccia al tesoro. Rossella ha cinque notti per ritrovare Donatella. Se non riuscirà la perderà per sempre. Così in un mondo in cui realtà e illusione si fondono, e la magia, i trucchi, gli inganni rendono possibile l’impossibile, Rossella inizia la sua partita.

Ma una cosa a Caraval bisogna sempre ricordare:

“Benvenuti, Benvenuti  a Caraval! State attenti a non farvi coinvolgere troppo. E ricordate, è solo un gioco”

La mia opinione.

Comincio col dire che trattenermi dal leggere questo libro tutto d’un fiato è stato difficilissimo. È un libro straordinario che rapisce il lettore trascinandolo in un turbinio di colori, odori, emozioni. L’ho trovato semplicemente geniale. Ma procediamo con ordine…

I personaggi. Le protagoniste sono Rossella e Donatella, le due sorelle Dragna che vivono sull’isola di Trisda, da cui hanno desiderio di fuggire. Rossella delle due è la più cauta, la più prudente e altruista. Tanto che il desiderio di proteggere la sorella la spinge ad accettare un matrimonio combinato con uomo che nemmeno conosce. Ma la sua indole è quella di una donna romantica che sogna un momento di evasione dalla realtà, un’esperienza magica che la faccia sentire viva, prima di andare incontro al proprio destino.

Donatella, al contrario, è sfacciata, capricciosa, volubile, all’apparenza egoista. È animata da un sentimento che è pura necessità di fuga, e rifiuto totale della loro condizione. Le ragazze, a Trisda, sono in balia degli eccessi e delle crudeltà del padre, un uomo spietato e malvagio, e Donatella non è disposta ad aspettare. Così quando gli inviti per Caraval arrivano, forza gli eventi e mostra tutta la sua intraprendenza: ingannando Rossella, organizza il piano di fuga da Trisda.

«È meglio così, sorella. C’è di più nella vita che essere al sicuro…»

Ad aiutarle c’è Julian, un marinaio. Julian diventa la spalla di Rossella una volta raggiunta l’isola di Caraval. Sì perché Donatella, che subito scompare, più che un personaggio attivo nella storia, si tramuta in un’ombra evanescente, da rincorrere.

Julian e Rossella si uniscono nella ricerca. Il loro è un continuo tira e molla, che alterna un’attrazione istintiva, difficile da trattenere, al sospetto e alla diffidenza.

Vale infatti per Julian, ciò che accade per tutti gli altri personaggi del libro – anche quelli secondari-: ha dei contorni che sfumano e mutano nel corso del racconto.

Ma a Caraval nessuno è come sembra, e il mistero avvolge ogni personaggio. Il lettore percepisce ogni figura sempre come contraddista da una sua ambiguità. E questo aspetto fra il magico e il malevolo confonde e disorienta la povera Rossella, mentre incuriosisce e avvince il lettore.

L’ambientazione. In una parola magica.

“Qualsiasi cosa tu abbia sentito raccontare di Caraval non è paragonabile alla realtà. È molto più di un semplice gioco o di uno spettacolo, è quanto di più vicino alla magia esista a questo mondo”

Le descrizioni dei luoghi fisici, reali sono ammalianti.

“una nebbiolina scintillante ammantava le verdi montagne boscose che svettavano verso il cielo come enormi smeraldi. Dalla cima più alta si riversava una cascata di un azzurro iridescente che ricordava la coda di un pavone”

Le descrizioni di ciò che è artificiale, che è componente della “scenografia” di Caraval,  sono fra il magico e l’onirico.

“sinuose strade illuminate dalle lanterne, piene di locali con i comignoli che emettevano volute di fumo color ruggine, panifici a forma di cupcake e negozi impacchettati come regali di compleanno di mille colori.”

Lo stile. Magnetico. Evocativo. Non riuscirete a staccarvi da questo libro…le righe scorreranno sotto i vostri occhi con una tale rapidità che sentirete le pagine sfuggire troppo velocemente. L’autrice ha poi questa capacità straordinaria di trasformare le emozioni e le percezioni in un caleidoscopio di colori , in una scia di odori avvolgenti.

Perché leggere questo libro

Perché è irresistibile. Ogni luogo, ogni situazione ogni personaggio è permeato di intrigo e illusione; magia e inganno; suspense e attrazione.

Perciò se vi piacciono i libri avvincenti, che catturano l’immaginazione e la fanno esplodere in un vortice potente di luce, colori ed emozioni questo è il libro per voi.

Caraval è ipnotico ed è il solo luogo in cui “potrete sorseggiare magia da una tazza e comprare sogni in bottiglia”

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