Oggi nel consueto spazio dedicato a recensioni libri e consigli di lettura, vi parlo di “Anche se fosse vero” di Davide Antonio Pio edito da Il Ramo e la Foglia Edizioni.
Il libro è una lettura veramente molto particolare, lontana dagli schemi narrativi tipici della letteratura non di genere.
E questo ovviamente rende l’opera non solo molto interessante, ma anche piuttosto intrigante.
E, dunque, dovendo introdurvi a questo romanzo, direi di partire proprio dalla sua struttura.
L’elemento che unifica il racconto è certamente l’ambientazione.
Perché fra azioni, pensieri, e rumori che fanno da sottofondo agli avvenimenti narrati, emerge un’immagine molto bella e carica di atmosfera della città di Venezia.
Si tratta di piccoli flash che costruiscono, tra una riga e l’altra, lo scenario fisico e psicologico delle vicende dei protagonisti.
Dunque, Venezia fa da “contenitore” di una serie di istantanee, che tracciano il profilo di situazioni ed episodi.
E questi episodi a loro volta costituiscono dei capitoli molto brevi – di massimo tre o quattro pagine-.
I personaggi sono tanti e le loro storie coprono un arco cronologico che va dagli anni Cinquanta al 2019.
A volte, però, non c’è continuità e piani temporali diversi si alternano, movimentando lo sviluppo del racconto con dei flashback.
C’è poi una suddivisione in tre parti che raggruppano questi mini capitoli.
Ecco, credo che la struttura del libro sia effettivamente il suo aspetto più originale, quello che lo distingue da altro.
Quanto alle storie dei singoli personaggi ,raccontano della vita di tutti i giorni: amore, relazioni, tradimenti, rapporti familiari, matrimoni di convenienza e unioni insostenibili, vizi e tentazioni qualche volte soddisfatte.
Insomma, momenti di quotidianità narrati però con una prosa che ha molto carattere: bella, curata e capace di accennare alle cose – cosicché il lettore integri l’immagine – senza lasciare il retrogusto di incompiuto.
Fra i personaggi quello che mi ha più colpito è stato Reggurbsoom. Un individuo spregevole, anaffettivo, egoista, manipolatore, che però ha in sé tutto il fascino del lato oscuro. Reggurbsoom è un bugiardo, un’ombra fastidiosa e maligna che senza scontri aperti riesce ad avvelenare l’esistenza di chi gli è vicino.
Capite bene che, se siete in cerca di una lettura fuori dagli schemi, “Anche se fosse vero” è il libro giusto per voi.
È un “libro-puzzle” – dice bene la sinossi- in cui ogni singola tessera ha un fascino tutto suo e diverso.
E alla fine della lettura avrete ricomposto l’immagine autentica, ma straniante e un po’ inquietante, di ciò che si nasconde dietro le apparenze.
A me è piaciuto e vi consiglio di leggerlo.
Ringrazio la Ce per la copia.
Post by Sara P.