Bellissimo!
Inizio così a parlarvi di questo romanzo : “Abbandonata” di Anny Romand, edito da @lalepreedizioni.
Non c’era altro modo per introdurre questa lettura che in sole 106 pagine mi ha saputo emozionare come pochi altri libri letti quest’anno.
Lo scrivevo nel post di ieri: “I grandi scrittori e le grandi scrittrici rendono le storie semplici racconti straordinari”
È il primo libro di Anny Romand che leggo, ma è bastato a convincermi del suo grande talento.
E , ovviamente, leggerò altri suoi romanzi, ormai è deciso! 😂😂
Detto questo, vi racconto un po’ la trama del libricino…
Annie è una giovane donna, che, una volta morta sua madre, trova finalmente il coraggio per bussare alla porta del padre che non ha mai conosciuto.
Sua madre, Rosy, rimasta incinta all’età di diciannove anni è stata abbandonata dall’uomo con cui ha concepito la bambina.
E lei, Annie, che non è mai stata riconosciuta o contattata dal padre, arrivata all’età adulta sente l’inderogabile necessità di conoscere l’uomo.
Pronta a una lotta feroce e al rifiuto, raggiunge la casa di lui.
Ma quando la porta dell’appartamento si apre, Annie si trova ad affrontare la situazione più lontana dalle sue previsioni: viene accolta con affetto e ospitalità dalla moglie di suo padre e da una sorella che non sapeva di avere.
Lui ormai è in uno stato che non gli permette di riconoscere o capire chi sia Annie, ma le donne sono pronte a fare ciò che l’uomo non è mai stato in grado di realizzare.
La mia opinione.
Toccante, delicato, avvincente…un libro che racconta la voglia di vivere.
Ecco, così definirei, istintivamente questo romanzo.
La scrittura è di una bellezza e di una profondità disarmante. E non perché la prosa sia particolarmente elaborata, ma per l’autenticità delle emozioni.
Il fatto poi che si alternino, nei brevi capitoli le storie di Annie e di Rosy (in una serie di flashback) rende il racconto un’esperienza completa: una catena di donne coraggiose che hanno costruito le loro vite con fatica, ma con determinazione.
E poi i personaggi…Ho trovato incredibile che in così poche pagine, l’autrice riesca a dare vita a personaggi così grandiosi, figure che rimangono tatuate nella memoria dei lettori.
La mamma di Rosy è una rifugiata armena, sopravvissuta a un genocidio e a un esilio. È povera e vedova. Ha conosciuto la morte, la perdita, la sofferenza, e vede nei legami familiari che le restano l’unica ancora di salvezza.
Il fratello di Rosy è un sognatore, uno che rende la vita più bella e allegra, che ha una vitalità intatta e incontenibile, rafforzata da tutte le traversie affrontate.
E poi ci sono loro: Rosy, una mamma poco più che bambina. È intrepida, non ha paura di niente. È sicura di sé e del proprio destino. E Annie, sua figlia, cresciuta nella mancanza di un padre che ha sognato, fantasticato.
Annie non ha vissuto le gioie di una famiglia completa.
Tutti loro sono personaggi bellissimi, forti e fragili allo stesso tempo; a volte spaventati e disorientati di fronte alle loro esperienze, ma tenaci nel restare attaccati alla vita.
E le donne di questo libro sono delle protagoniste indimenticabili.
Perché leggere questo libro
“Abbandonata” di Anny Romand è:
Una storia meravigliosa sui legami, che nella presenza o nell’abbandono, creano un’esistenza.
Un racconto potente, tutto al femminile, sulle seconde possibilità.